scampanata di vetri

Oggi avrei voluto raccontarvi del mio primo articolo scritto come ghostwriter, che è stato pubblicato sulla carta stampata.

Ma non posso.

Oggi ho ricevuto l’ennesimo disperato grido di aiuto.

All’inizio pensavo che i suoi fossero solo capricci, credevo che si sentisse trascurato da me a causa del mio nuovo smartphone – che più me lo studio più ci rinuncio… – o che forse sentisse la nostalgia della memory card della mia digitale.

Invece no. Nonostante i miei sforzi per tenere distanti dal suo iTunes Marilyn Manson e Britney Spears, il mio Mac è davvero depresso.

Due settimane fa tentò il suicidio gettandosi a capofitto dall’asse da stiro, lasciandosi alle spalle un mondo pulito e profumato e i suoi amici di scorribande – gli abiti lavati e asciutti. Ne uscì quasi illeso, con un’antiestetica ma innoqua ammaccatura a bordo schermo.

Poi venerdì scorso dimostrò il suo desiderio di dipartita spingendo nella sua follia l’intero borsone nel quale era contenuto, scaraventandolo a tradimento fuori dal baule non appena io li aprii. Se la cavò con un’ammaccatura sul posteriore, ma il borsone giura vendetta.

E stasera. Stasera, complice sicuramente di una limetta che qualcuno deve avergli passato di sfroso tramite una torta al cioccolato finché era in isolamento per atti violenti verso sè stesso, ha tranciato il manico della borsa nella quale lo stavo trasportando in attesa di poterlo usare per urlare al mondo del mio primo articolo come ghostwriter, precipitando a terra e ammaccandosi lateralmente.

Richiedo urgemente la consulenza di un professionista.